Yong Joo Kim e la Fiber Art

Cresciuta nella caotica e frenetica metropoli di Seul in Corea, per seguire la sua passione, Yong Joo si trasferisce nella quiete della tranquilla cittadina dell’isola di Rhode Island dove studia e si diploma in oreficeria alla Rhode Island School.
I ritmi lenti della sua vita da studentessa, in netto contrasto con la velocità di Seul, le hanno permesso la di osservare la vita quotidiana e di riflettere soprattutto sul concetto di bellezza. Un concetto che prende le mosse dagli standard convenzionali per arrivare ad esaltare e celebrare oggetti di uso quotidiano.
Infatti, Yong Joo, dopo gli studi, ha intrapreso la sua personale ricerca artistica esplorando le potenzialità di materiali alternativi a quelli classicamente utilizzati per realizzare gioielli. Manipolando, tagliando e piegando materiali industriali, l’artista accantona ben presto l’uso dei cosiddetti metalli nobili, per scegliere un materiale ruvido, insipido e senza personalità che di solito nel mondo della moda ha una vita nascosta nelle pieghe e nelle cuciture dei modelli: il velcro.
Yong Joo, armata solo di un paio di forbici e di questo materiale in 10 anni di carriera e sperimentazione è stata in grado di creare opere d’arte e gioielli dal design notevole, dimostrando che la bellezza di un gioiello non risiede necessariamente nel valore intrinseco dei materiali impiegati, ma che anche nei materiali normalmente considerati “poveri” c’è una bellezza nascosta che può essere rivelataI suoi gioielli di velcro sono caratterizzati da forme scultoree, morbide e sofisticate, in grado di far emergere l’inaspettata bellezza di questo materiale che, nelle mani di Yong Joo, diventa nobilissimo. Sono veri e propri oggetti d’arte da indossare, leggeri e singolari, realizzati in velcro con ganci e anelli di fissaggio, chiusure che si fissano da sole, in modo meccanico, prendendo organicamente forma e dando vita a collane, spille e braccialetti avvolgenti, a volte stravaganti.
L’artista taglia a mano ogni pezzo di velcro per comporre e scolpire in tempo reale la sua fiber art, muovendosi attraverso il processo di creazione e giocando con le forme da lei stessa immaginate.
Yong Joo definisce questo processo come una “riconfigurazione dell’ordinario”: non si tratta solo di modellare e ritagliare un pezzo di velcro per creare gioielli di alto design, si tratta soprattutto di sfidare, attraverso questo materiale, le percezioni quotidiane sul valore e la bellezza.
“Il Velcro ha la funzione di connettere. Il materiale stesso si connette con sé stesso. Io attraverso il mio lavoro volevo connettere il mio pubblico. Si tratta semplicemente di connettersi gli uni con gli altri e poi sfidare il modo in cui pensiamo. Il Velcro e la mia arte perseguono lo stesso obiettivo: la connessione”
La prima cosa che colpisce delle sculture e dei gioielli di velcro di Yong Joo è la natura sbalorditiva e al tempo stesso la semplicità grafica delle sue opere. I suoi lavori hanno una prospettiva unica che arricchisce e permea ogni pezzo mentre l’artista approfondisce con invenzione e innovazione l’arte tessile.
Le sue opere comunicano una bellezza che non ha bisogno di essere ostentata dimostrando ancora una volta e con estrema fermezza che la bellezza di un gioiello non è definita dal valore dei materiali impiegati e soprattutto che anche i materiali “poveri” sono portatori di una bellezza che aspetta solo di essere rivelata.
Per Yong Joo Kim un oggetto è tanto prezioso quanto conserva in sé la capacità di stupire e provocare riflessioni e confronto, mettere in discussione le idee preconcette pensieri e anche modi di vita.
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