Walk as yourself

L’altro giorno mi sono imbattuta in questa frase che significa letteralmente :
Cammina restando te stesso.
Viviamo in una società che ci impone standard, un impianto sociale che cerca in tutti i modi di inquadrarci in base a criteri intellettuali, politici, economici e persino affettivi, predefiniti e omologati.
La società ci impone le sue condizioni sin dalla prima infanzia, e pretende in cambio l’omologazione come segno di appartenenza.
Ma, spiace dirlo, incasellamento e omologazione rappresentano un elogio alla medietà.
A nessuno viene infatti chiesto di agire, pensare e vivere al di fuori di questo ordine prestabilito.
Persino quello che i più definiscono “straordinario” rientra alla fine nell’ordinario.
Non c’è nulla di male nell’essere ordinari.
Ma pretendere l’ordinario in una società è pretendere di ignorare le molteplici possibilità di differenti modi di essere e di vivere.
Eppure, il progresso – inteso come il progredire, l’avanzare da uno stato insoddisfacente a uno più soddisfacente ed evoluto, la conquista di obiettivi straordinari e la gioia di riuscire, sono una conseguenza diretta dell’attività esplorativa STRA-ordinaria.
Per questo “Walk as yoursfelf” diventa importante.
Procedere con la propria andatura, adattando il passo al proprio ritmo, con il proprio unico modo di sbilanciarsi, di appoggiare un piede dopo l’altro e alternare in una sequenza magica equilibrio e disequilibrio.
Walk as yourself, senza dover per forza imitare lo stile di qualcun altro.
Walk as yourself, con il tuo stile, riconoscibile anche in mezzo ad una folla.
Più il mondo cerca di renderci ordinari e più il mondo ha bisogno di persone straordinarie, che sappiano percorrere la propria strada e il proprio percorso con coraggio.
Possiamo contribuire al progresso dell’umanità solo trovando la nostra propria voce e seguendo la nostra vocazione, il nostro “sentiero” personale.
Come?
Ad esempio esprimendo a gran voce e senza paura le proprie idee, cercando di essere un esempio e un’ ispirazione per il tempo che ci è concesso su questa Terra.
So già cosa stai pensando: facile a dirsi, ma come e cosa fare?
Ecco un piccolo suggerimento per iniziare:
Fai solo promesse che sai di poter mantenere.
Sembra semplice ma non lo è!
Io per esempio prometto alle mie clienti che ogni loro gioiello 32 Dicembre È E RESTERA’ SEMPRE un pezzo unico, creato ogni volta interamente a mano.
Un gioiello creato da me è un pezzo unico perché nel mondo non potrà essercene mai un altro identico.
Questa è la mia promessa.
Una scelta che mi fa percorrere uno di quei sentieri tortuosi di cui ti parlavo prima: sarebbe infatti molto più semplice creare degli stampi per replicare in tempo zero un anello dopo l’altro, tutti identici.
Ma siccome ho dichiarato guerra all’omologazione e all’uniformità sin dal primo momento in cui ho messo piede in questo mondo (chiedete alla mia mamma e ve lo confermerà annuendo vigorosamente) preferisco una produzione artigianale SLOW, un anello per volta e sempre diverso dagli altri, che richiede tempi dilatati e accuratezza e che rispetta l’ambiente, piuttosto che una produzione in serie forsennata e di ispirazione fordista.
Insomma, non importa se non sei la più veloce, la più furba, la più ricca etc. etc. etc.
C’è sempre un modo per fare la differenza e lasciare nel mondo un segno che abbia SIGNIFICATO.
Inizia da un semplice promessa o da un semplice proposito che sai di poter mantenere, NO MATTER WHAT.
START SMALL and keep practice.
I risultati non tarderanno!
Per esempio per me è sempre una grande gioia ricevere le foto delle mie clienti che orgogliosamente indossano uno dei gioielli che ho creato per loro.
Come Mariacarla che mi ha mandato queste 🙂
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