Paloma Picasso. Quando il nome non conta/2

..Seconda Parte
Ispirata dai luoghi a lei più cari, Paloma si divide infatti tra la luce brillante, viva e quasi accecante del mediterraneo della sua casa in Marocco, tra la luce morbida, delicata e soffusa del lago di Ginevra, dove possiede un’altra casa, e l’atmosfera decadente di Venezia – città del cuore – che si riflette nei canali e sulle facciate dei palazzi antichi e decadenti.

Grazie a questi luoghi magici, la designer riesce così a infondere nei suoi gioielli la raffinatezza europea e le influenze di culture esotiche che incontra nei suoi viaggi e nei suoi spostamenti, impressioni che si materializzano in collezioni mozzafiato, dove pietre brillanti dalle forme tra loro differenti si uniscono a colori vibranti e contrastanti.
Affascinata dalla luce, dai colori e dal nome stesso dei colori, Paloma ama gli accostamenti cromatici inusuali e si diverte a creare forzature che generano un equilibrio/s-quilibrio armonico.
“Prima di cominciare da Tiffany non avevo mai lavorato con le pietre preziose colorate.
E anche se il colore è sempre stato molto importante per me, disegnavo gioielli che erano d’oro o d’argento, ma sempre senza pietre.
Un giorno, da Tiffany sono riuscita ad avere questa possibilità: mi hanno detto che potevo usare tutte le pietre che avevano e che la scelta dipendeva solo da me.”
Così l’artista ha potuto scegliere tra centinaia di pietre sparse sul grande tavolo della sala del consiglio di amministrazione al quinto piano del palazzo della maison:
“Ho cominciato a prenderne a caso una qui e una là per guardarle. Mi ricordo che le prime due che ho preso erano una tormalina rosa e un’acquamarina, me le sono messe sulla mano e ho detto beh, sarebbe proprio un anello magnifico!
In quel momento mi sono resa conto che questo mi dava proprio la libertà di non essere convenzionale e di non usare per esempio una sola pietra per anello ma di usare invece più pietre tra loro diverse, che non avevano ne’ la stessa forma ne’ lo stesso colore.
Farlo e basta.
E da quel momento in poi ho proprio pensato che la cosa più divertente fosse il colore.”

Fermamente convinta che la terra ci aveva dato la possibilità di godere di questi doni meravigliosi: pietre di tutti i colori da cui lei avrebbe dovuto trarne il massimo:
“Credo che ciò che venga dalla terra sia assolutamente straordinario.. ma anche il taglio delle pietre, oltre al colore, è molto importante: il taglio aggiunge un’altra dimensione di cui non si può fare assolutamente a meno.
Quando scelgo una pietra per me è importante sia la combinazione delle forme, sia il colore.
Per me allora la questione è solamente quella di trovare il modo in cui posso rendere molto semplici l’una e l’altro.
Oltre a questo, nei miei gioielli, è importantissimo anche il senso del movimento: credo sia proprio questo il motivo per cui uso moltissime catene e parti e componenti mobili, perché mi piace che i gioielli siano flessibili e partecipino alla nostra vita.
I gioielli devono dare un senso di vitalità, quello stesso senso che viene dalla luce ma anche dal movimento.”



Ed è proprio per questo che le sue collezioni, caratterizzate da forme complesse e sontuose, evocano uno stile originale che è solo “suo”: gioielli immediatamente riconducibili a Paloma Picasso, che non passano inosservati e che non possono assolutamente essere ignorati.
Gioielli che non possono essere semplicemente una decorazione accessoria, ma che sono, piuttosto, veri e propri talismani:
“Quando indossi un gioiello che davvero ti piace, senti davvero che ti protegge, che ti da’ energia e coraggio.
Ti senti più forte e in grado di poter fare qualsiasi cosa.
I gioielli infatti sono legati e strettamente connessi alle emozioni e, molto spesso, riflettono anche la storia familiare.
Infatti quando si acquista un gioiello c’è sempre l’idea di tramandarlo alla generazione successiva e questa caratteristica dei gioielli, l’idea che debbano durare nel tempo è veramente interessante per me”.
Ma Paloma Picasso non è solo una strepitosa designer di gioielli, è anche e soprattutto un’artista eclettica in grado di esprimersi a 360°.
Infatti oltre a creare gioielli ha creato anche una linea di profumi e cosmetici, una di accessori per la casa ed infine anche una linea di occhiali da sole e pelletteria.

E’ nel suo profumo che, ancora una volta, si manifesta un’altra delle sue eredità artistiche di famiglia, infatti il nonno materno era stato chimico e lui stesso creatore di profumi.
Il profumo di Paloma Picasso, che ovviamente porta il suo nome è l’espressione della sua stessa essenza, perfettamente illustrata dalla campagna pubblicitaria che la vede nel ruolo di modella di sé stessa.

…To be continued
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