Neil Lane: il designer collezionista di gioielli

da | 10, Feb, 2020

Lui è conosciuto soprattutto per aver partecipato al programma The Bachelor: il suo compito era consigliare i partecipanti sulla scelta del perfetto anello di fidanzamento per la loro dama.

Ma Neil Lane è soprattutto un designer di gioielli molto conosciuto nel settore.
Quello che pochi sanno è che ha impiegato l’ultimo quarto di secolo a cercare i gioielli più iconici, preziosi e incredibili che le star di Hollywood del passato hanno sfoggiato sul red carpet.

Le star del presente invece, (Madonna, Kate Hudson, Nicole Kidman, Jennifer Garner, Renée Zellwegger e molte, molte altre) oggi si rivolgono a lui quando vogliono sfoggiare qualcosa che non può passare inosservato.

Chi ha avuto la fortuna e il privilegio di ammirare la collezione di Neil Lane afferma di essere rimasto addirittura senza respiro: molti di questi pezzi straordinari sono stati immortalati nei film leggendari della Golden Age hollywoodiana, e alcuni di questi gioielli sono appartenuti a star del calibro di Zsa Zsa Gabor e Mae West.

Ogni tanto Neil presta i suoi gioielli per le mostre e le esibizioni nei più importanti musei del mondo, come ad esempio il Cooper Hewitt Museum di New York che ne ha in esposizione ben 18.

Nella sua boutique di Los Angeles invece, se si è fortunati, è possibile ammirare la sua incredibile “Archive Collection” che ovviamente non è in vendita.

Dietro ogni gioiello di questa collezione si cela una storia o un aneddoto che va oltre il design e il valore delle pietre e del metallo prezioso: ogni gioiello infatti è protagonista di una storia che Neil Lane ascolta pensieroso, cogliendone e assaporandone ogni dettaglio.

Chi ha avuto la fortuna e il privilegio di ammirare la collezione di Neil Lane afferma di essere rimasto addirittura senza respiro: molti di questi pezzi straordinari sono stati immortalati nei film leggendari della Golden Age hollywoodiana, e alcuni di questi gioielli sono appartenuti a star del calibro di Zsa Zsa Gabor e Mae West.

Ogni tanto Neil presta i suoi gioielli per le mostre e le esibizioni nei più importanti musei del mondo, come ad esempio il Cooper Hewitt Museum di New York che ne ha in esposizione ben 18.

Nella sua boutique di Los Angeles invece, se si è fortunati, è possibile ammirare la sua incredibile “Archive Collection” che ovviamente non è in vendita.

Dietro ogni gioiello di questa collezione si cela una storia o un aneddoto che va oltre il design e il valore delle pietre e del metallo prezioso: ogni gioiello infatti è protagonista di una storia che Neil Lane ascolta pensieroso, cogliendone e assaporandone ogni dettaglio.

Non si tratta solo di diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi e rubini, si tratta soprattutto dei personaggi iconici che hanno scelto, ordinato, fatto realizzare e indossato quei gioielli.
Proprio quelli.

La sua collezione è composta principalmente da pezzi realizzati nel periodo che va dal 1875 al 1940 perché, come afferma lui stesso, è questa la Golden Age dell’oreficeria, sono questi gli anni dove sono stati realizzati i gioielli più belli di tutti i tempi per quanto riguarda il design, il gusto estetico, la tecnica e la maestria nella realizzazione ma anche e soprattutto la capacità di osare.

Quella di Neal Lane è una passione pura e viscerale che non è dettata da motivi meramente economici se si considera il valore dei gioielli della sua collezione e anche e soprattutto il loro valore storico.
È la passione per l’arte e la maestria racchiusa in ogni pezzo  a guidarlo.
Una passione così forte che gli impedisce di mettere in vendita alcuni pezzi a cui è particolarmente affezionato e che, in quanto designer di gioielli, dice essere una continua e costante fonte di ispirazione.

Da sempre affascinato dalla natura, dai colori e dal design, una volta terminati gli studi al College, Neil si è trasferito a Parigi.
In questa città ha sviluppato una autentica passione per i gioielli antichi e vintage e ha così cominciato a collezionarli.

Dopo aver lasciato Parigi si stabilì a Los Angeles dove la sua reputazione di designer e collezionista rinomato raggiunse Hollywood e le sue star.

Partner di De Beers, Lane è anche un “ambasciatore per l’industria dei diamanti”, ma è soprattutto nel design che il suo gusto estetico e le sue capacità lo rendono protagonista e star assoluta.
Neil Lane ha infatti influenzato lo stile dei gioielli contemporanei degli ultimi 20 anni, reintroducendo – soprattutto per quanto riguarda gli anelli di fidanzamento – il vecchio taglio europeo che veniva utilizzato per i diamanti soprattutto nel passato.

Con il suo occhio esperto, Neil è in grado di riconoscere il valore di un pezzo anche solamente dall’immagine dei cataloghi delle aste; particolarmente attento ai dettagli che rendono unico e sublime un gioiello.

Ma è anche la scoperta dei designer e degli artigiani che si nascondono dietro questi pezzi antichi a destare il suo interesse.
Nei gioielli antichi infatti sono proprio quei piccoli e particolari dettagli – che si scoprono solamente grazie ad una attenta osservazione – a permettere l’identificazione dell’autore o della maison che ha creato quel gioiello.

Contrariamente a quanto accade oggi infatti, dove la firma del designer o della maison è ben visibile su ogni gioiello, in passato i maestri gioiellieri e i designer non firmavano i loro pezzi.

È quindi necessario possedere un raro sesto senso – che acquista pertanto un valore inestimabile – per riuscire a scovare questi gioielli preziosi nei mercatini, nelle botteghe degli antiquari o nei cataloghi di Sotheby’s.

In assenza di una firma che permetta di attestare il valore di un gioiello, a Neil non resta altro da fare che mettersi “in ascolto”, osservare pazientemente i dettagli, raffrontare, confrontare e ripercorrere la storia del design del gioiello, alla ricerca di indizi preziosi.

Lui afferma di essere capace di “sentire” quello che il gioiello comunica.

È sicuramente la ricerca la parte del suo lavoro che più lo entusiasma, infatti per il designer non c’è nulla di più eccitante nel riuscire ad identificare l’autore del gioiello attraverso quei piccoli dettagli che sfuggono ad un occhio non esperto. Soprattutto se la ricerca è lunga e complessa

Ma quali sono i tratti che accomunano i pezzi della sua incredibile collezione?

“Il Design prima di tutto.

Poi deve essere evidente la serietà, la gravità nell’intento del gioiello.
Ovviamente la sua costruzione deve essere incredibile. Ci deve però essere anche un Fattore X. Non saprei definirlo meglio. C’è qualcosa nella brillantezza di un gioiello che incanta. Anche un bambino può vedere la sua bellezza intrinseca, l’attrattiva del suo splendore. È quel tipo di glamour che i gioielli avevano nei gloriosi giorni dell’età d’oro di Hollywood.

È alla fine tutto qui”.

E tu che ne pensi?

Cosa ti spinge a scegliere un gioiello, cosa ti fa decidere per quel particolare anello o quella collana?

Raccontamelo nei commenti!

A me personalmente piacciono i gioielli non convenzionali, quelli che scardinano le regole dell’oreficeria classica: il ruvido, l’irregolare, i materiali grezzi.

Ma questo credo lo si intuisca molto bene anche dalle mie creazioni.

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