La retrospettiva di Van Cleef & Arpels

Ho già scritto della strepitosa retrospettiva dedicata a Van Cleef & Arpels a Palazzo Reale a Milano.
Una mostra che non devi assolutamente perdere per poter ammirare più di 400 pezzi tra gioielli mozzafiato, necklace trasformabili, spille dalle suggestioni esotiche, orologi eleganti e pochette preziose.
Quando ho visitato l’esposizione, mi sono letteralmente persa nelle numerose sale di Palazzo Reale, con gli occhi pieni di meraviglia e stupore e il naso incollato alle vetrine per cercare di cogliere anche il più piccolo dettaglio.
Ero così persa tra lo sfavillio dei diamanti, dei rubini, degli smeraldi e dei topazi da non accorgermi dei continui richiami delle guardie che temevano facessi scattare l’allarme delle teche espositive.
Se incredibilmente avessi la possibilità di scegliere UNO solo tra questi gioielli credo che – da brava Bilancia – sarei molto indecisa tra l’iconico girocollo ZIP della maison o uno dei favolosi gioielli bianchi e geometrici dlell’Art Déco tanto amati dalle star della musica e del cinema di ieri e di oggi – come ad esempio l’iconico braccialetto che era appartenuto a Mae West.
Perché quando si parla di Art Déco non si può omettere di nominare Van Cleef & Arpels.
La Maison, infatti, è stata tra i grandi protagonisti di questo stile che si era diffuso in Europa e negli Stati Uniti: le sue creazioni e i suoi gioielli in platino e diamanti avevano contribuito largamente a definirne le regole e il design.




Osservando questi fantastici gioielli si è immediatamente colpiti dalla sensazione della Leggerezza, intesa anche come “sottrazione di peso”.
È infatti una leggerezza sofisticata quella che Van Cleef & Arpels imprime nei suoi gioielli: spille lineari, collane sautoir, orecchini lunghi, pendenti geometrici e braccialetti dove la Maison dimostra un vero e proprio talento nel saper esaltare gemme straordinarie senza rinunciare a un design leggero e femminile.
È una Leggerezza che la Maison ricerca senza però mai rinunciare ad un altro valore fondamentale l’Esattezza.
L’Esattezza è un valore da difendere e da opporre all’inconsistenza del mondo.
Con i suoi gioielli Van Cleef & Arpels si oppone a quel genere di inconsistenza che rende tutte le storie umane informi, casuali, confuse, senza principio né fine.
È così che l’Esattezza diventa il principio delle piccole cose quotidiane, che infondono e promuovono nel mondo la bellezza e l’armonia che già naturalmente appartengono all’Alta Gioielleria, arte che per antonomasia richiede grande minuzia e precisione.
È proprio la ricerca ossessiva di questo binomio a condurre gli artigiani della Maison a studiare e a perfezionare quell’incastonatura invisibile che costituirà la firma indistinguibile di Van Cleef & Arples nel mondo dei gioielli.
Brevettata nel 1933 questa tecnica permette di incastonare le pietre preziose in modo da rendere invisibili le griffe, è un’invenzione radicale nella storia dell’Alta Gioielleria del XX secolo che unisce creatività, tecnica e perfezionismo e che esprime abilità artigianale in ogni singolo dettaglio.






Si può dire che con i suoi iconici orologi, Van Cleef & Arpels abbia saputo esprimere il tempo nelle sue forme più belle.







Ma questo sguardo rivolto al fantastico non disdegna la realtà del mondo moderno, soprattutto il mondo femminile.
Nel 1933 Charles Arpels notò che le donne avevano la necessità di portare con sé piccoli accessori durante le loro serate mondane.
Immaginò così una piccola, ingegnosa e preziosa borsetta da sera ispirata al beauty case: la Minaudière.
Era una pochette suddivisa in diversi scomparti che permetteva alle dame di tenere con sé, e a portata di mano, un rossetto, un pettine, uno specchietto, un carnet da ballo, un portasigarette e a volte anche un orologio da borsetta.
La Minaudière divenne così un accessorio indispensabile e irrinunciabile per le signore eleganti.


Dal mondo reale la Maison attinge costante ispirazione dalle arti, come la danza, la moda e l’architettura.
Soprattutto la danza rappresenta e incarna lo spirito della Maison: la leggerezza, la grazia e la bellezza delle sue creazioni, l’attenzione al dettaglio e la continua ricerca della perfezione sono perfettamente espresse dalle iconiche spille “Ballerina” degli anni Quaranta.
La prima di queste fu creata nel 1941 e costituì il preludio alla collaborazione tra Claude Arpels e il coreografo George Balanchine più di trenta anni dopo.
Da questo incontro nasce il balletto “Jewels”, opera che fu ripresa nel 2007 dal Royal Ballet di Londra, anno in cui Van Cleef & Arpels – per meglio celebrare l’occasione – creò Ballet Précieux, un’altra collezione ispirata alla danza.







Parallelamente, anche la raffinatezza dell’Alta Moda ha ispirato i numerosi capolavori della Maison francese: tessuti sontuosi e broccati sono evocati dai gioielli che ne rappresentano, con grande maestria, gli intrecci di trama e ordito, mentre accessori come bottoni, zip, pompon, corde e nastri si trasformano in gioielli dagli scintillanti giochi di metallo e pietre preziose.
L’emblema del rapporto tra moda e gioiello in Van Cleef & Arpels è proprio la Zip, quell’iconico e straordinario collier che rappresenta la perfetta sintesi di creatività e innovazione.





Ma non c’è solo la moda, per Van Cleef & Arpels è l’architettura, che dà forma alle città, ad esercitare la maggiore influenza nel mondo di tutte le arti: dalla moda alla fotografia, dal cinema alla letteratura.
Gioielli inclusi.
È proprio l’architettura l’arte che ha il legame più intenso con lo spirito del tempo che emana dai gioielli e dagli oggetti preziosi della Maison.
Nei gioielli ispirati da questa arte, infatti, si riflettono la ricchezza e la diversità delle geometrie dell’Art Decò, del rigore funzionalista del Modernismo, fino alla diversità cromatica del design post moderno.
La spilla Circle ben simboleggia l’amore per l’architettura della Maison: creata nel 1931, dalla forma elegante ed essenziale con un perfetto gioco di pieni e vuoti che ricordano appunto le geometrie architettoniche del tempo, in platino e diamanti, era l’ornamento perfetto per i cappelli, le borse o il revers delle giacche e dei cappotti delle signore più eleganti del tempo.



Ma è la Natura a fare da contrappunto alle opere architettoniche dell’uomo.
Poteva Van Cleef & Arpels trascurarla?
Sin dall’inizio della sua storia la Maison ha riservato una particolare attenzione al mondo floreale, creando gioielli ispirati all’estetica e ai colori dei fiori.
I gioielli floreali di Van Cleef & Arpels, raffigurano il mondo incantato che ha come protagonisti fiori e animali, dove l’eccellenza artigianale e la costante ricerca di armonie si trasformano in arte preziosa.
Fiori rari e delicati come peonie e crisantemi che compongono i bouquet colorati degli anni Quaranta e Cinquanta.















Anche il mondo animale con i suoi esemplari esotici attira l’attenzione della Maison: arte e maestria si fondono per cogliere appieno il movimento della natura, meravigliosa, selvaggia e libera come il volo degli uccelli.
Uccelli bianchi di diamanti si librano nell’aria, eterei e sofisticati, rappresentati su spille tempestate di diamanti oppure da virtuosismi cromatici come quelli della colorata spilla dedicata all’Uccello del Paradiso, uno dei gioielli più belli mai realizzati: ali tempestate di rubini e la lunga coda di zaffiri che, insieme alla spilla fenicottero di Cartier disegnata da Jeanne Toussant per la duchessa di Windsor nel 1940, costituisce forse il più celebre gioiello a soggetto ornitologico nella storia della gioielleria.






Ma torniamo alle origini: come ho già raccontato Van Cleef & Arpels è nato per amore ed è proprio l’amore l’elemento che guida sin dal principio la Maison.
L’amore, infatti, ha ispirato le creazioni di Van Cleef & Arpels che hanno fatto da contrappunto ad alcune delle storie d’amore più famose dell’epoca: matrimoni di sovrani, di maharajah e delle leggendarie star hollywoodiane.
Ognuna di queste favolose storie d’amore è stata suggellata dal dono di un gioiello creato dalla Maison: il duca e la duchessa di Windsor, il principe Ranieri e la principessa Grace di Monaco e, ancora, Richard Burton ed Elizabeth Taylor sono solo alcune delle coppie celebri che si sono dichiarate il loro amore con i gioielli Van Cleef & Arpels.
Insomma, se ancora non hai visitato la mostra a Palazzo Reale di Milano, spero davvero di averti convinto: hai ancora tempo fino al 23 Febbraio!!!
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