La perfezione inesistente

da | 27, Gen, 2020

Per anni sono sempre stata ossessionata dall’idea della perfezione.

La cercavo prima di tutto nel mio aspetto fisico e poi in ogni vestito e accessorio che sceglievo, soprattutto i gioielli.

Per me la perfezione non era solo un percorso estetico ma era un percorso esistenziale, un viaggio che doveva condurmi a quello che ancora non ero, a quello che ancora non avevo e che immaginavo di voler essere.

Ma la verità è che è davvero difficile diventare qualcuno che corrisponda al proprio ideale, soprattutto se – come avviene spesso – questo ideale è concretamente irrealizzabile.
Mi rendo conto che per quanto riguarda i nostri desideri, le cose che vorremmo e soprattutto CHI vorremmo diventare da grandi, siamo troppo influenzati e condizionati dai modelli estetici estremi e irrealistici, imposti da media e social network.

Basta solo pensare alle innumerevoli app fotografiche capaci di trasformare una persona normale in una super hot top model!!

Esiste al mondo ancora qualcuno che si azzarda a postare la propria foto senza filtri?

Questa ricerca assoluta della perfezione forse ci ha preso un po’ troppo la mano.

omologazione delle papere

Purtroppo, per quanto l’idea della perfezione possa anche essere raggiunta nel mondo virtuale, la perfezione nel mondo reale non esiste.
Lo sapeva bene Platone che aveva ben chiara la differenza tra il mondo iperuranico delle idee e il mondo reale dove le idee si declinavano negli oggetti.

Ed è risaputo: le declinazioni spesso sono imperfette.
Ma la domanda che mi sono fatta molte volte è: ma davvero la perfezione renderebbe la mia vita migliore e mi regalerebbe la fantomatica e irraggiungibile FELICITA’?

Beh, nel cercare di rispondere a questa domanda ho capito che tanto per cominciare la perfezione è qualcosa che ci limita.

Quante volte hai procrastinato un esame, non hai indossato un vestito che ti piaceva tanto o non hai prenotato una vacanza perché non era tutto perfetto come volevi? Eri convinta che la tua preparazione non fosse perfetta, che per indossare quel vestito avresti dovuto aspettare di essere più in forma e per quella vacanza non pensavi che quella fosse la destinazione “perfetta”.

Insomma, il più delle volte la perfezione è un fattore paralizzante.

E allora?

Credo che la soluzione si possa riassumere così:FATTO È MEGLIO CHE PERFETTO.

Meglio provare a fare, provare a migliorare e avere come obiettivo i piccoli progressi e i miglioramenti che si riescono ad ottenere FACENDO quello che si vorrebbe fare perfettamente, cercando di migliorare giorno dopo giorno senza stressarci troppo perché ancora non siamo diventati quell’essere perfetto (secondo noi) in cui ci piacerebbe trasformarci.

Ma ..  se ti dicessi anche che ho scoperto che l’imperfezione ha il suo fascino?
Perché in questi anni di ricerca estetica ho scoperto che l’imperfezione è affascinante ed è anche unica.

Ho scoperto la bellezza delle cose imperfette negli oggetti artigianali, fatti a mano e con passione, quelle che raccontano di un’anima ribelle e di mani rovinate.
Se quando ero più giovane acquistavo oggetti industriali, impersonali e privi di difetti, oggi i piccoli segni e le piccole asimmetrie mi affascinano perché in esse leggo la storia dell’artista che le ha create

Ho compreso finalmente la perfezione dell’imperfezione quando ho cominciato a creare i miei gioielli imperfetti, ruvidi, contorti e ritorti, vero e proprio specchio della mia anima.

Ho fatto pace con la mia personalità difficile.
Non mi sento più tristemente fuori dal coro ma al contrario celebro la mia originalità creando gioielli inusuali, con pietre irregolari e imperfette..

Perché ho capito che sono tutte le mie imperfezioni a rendermi unica, esclusiva e mai banale, ed è proprio questo che voglio comunicare al mondo con il mio look e con gli accessori che scelgo e che creo.

Rifiuto l’uniformità e la velocità a cui ci costringono questi tempi moderni, nel mio laboratorio il tempo si ferma mentre le mie mani limano, lucidano, modellano cera e metallo per creare un gioiello che non sarà mai uguale a quello precedente

Perché il mio è un processo creativo altamente imperfetto che, come la Filosofia, mi ha permesso di conoscermi meglio, riflettere su che cosa mi rende felice e soprattutto mi permette di vivere a modo mio.

Se non è questa la Felicità…!!!

0 commenti