La parure “Reine Marguerite”

Quando si parla di Elizabeth Taylor è più facile tenere il conto dei suoi matrimoni piuttosto che riuscire a ricordare gli incredibili e innumerevoli gioielli sfoggiati dalla diva dentro e fuori il set cinematografico.
Infatti, lei, più che una collezionista di uomini e mariti (alcuni sposati più volte come Richard Burton) era una raffinatissima collezionista di gioielli dal gusto impeccabile.
I suoi non erano gioielli qualunque: erano straordinari, eccessivi e spesso stravaganti.
La maggior parte di questi le furono donati da Richard Burton con cui ebbe ben due matrimoni tormentati e ricchi di passione. Burton comprese immediatamente che i gioielli erano per Liz una vera e propria fonte di felicità e non si lasciò mai sfuggire l’occasione per farla felice.
Elizabeth Taylor amava particolarmente i gioielli di caratura importante, infatti era solita ripetere:
“Le grandi donne hanno bisogno di grandi diamanti”.
L’attrice possedeva una delle più importanti collezioni di gioielli al mondo e per illustrarne i magnifici pezzi non basterebbe un intero volume; ma c’è una parure che sicuramente merita un racconto a sé per la sua bellezza e per il particolare significato che rappresentava per l’attrice.
Venne indossata da Elizabeth Taylor durante la notte degli Oscar nel 1993, una notte speciale in cui lei ricevette il premio Jean Hersholt, un premio che viene assegnato periodicamente per contributi eccezionali a cause umanitarie. La diva, infatti, fu molto attiva nella sensibilizzazione della lotta contro l’Aids, sostenne la ricerca e si adoperò in prima persona per la diffusione di conoscenza e cure. Fu lei la prima esponente del mondo dello spettacolo a far sentire la propria voce in questa campagna umanitaria, molto prima che della malattia si avesse piena coscienza.
La “Reine Marguerite” che l’attrice scelse di indossare per quell’occasione è una eccentrica parure dal motivo floreale composta da una collana formata da margherite di diamanti rotondi di grandezza crescente, ciascuna incastonata con un pistillo bombé di diamante giallo, sempre dal taglio circolare.
I fiori preziosi sono separati tra loro da foglie modellate con del crisoprasio, che dona un tocco di colore con la sua inconfondibile tonalità verde mela.
Completano la parure una spilla e un paio di orecchini con la medesima fantasia di diamanti, il tutto innestato su una base di oro da 18 carati.
La parure è stata creata dalla maison francese Van Cleef & Arpels, già celeberrima per le proprie creazioni ispirati al mondo della natura.
È curioso notare che Liz, per quell’occasione per lei così importante, non scelse di indossare uno dei gioielli della sua già favolosa collezione, ma decise di prenderne uno in prestito da Van Cleef & Arpels, una maison che lei amava incondizionatamente, (così come amava incondizionatamente anche Bulgari).
Per la serata scelse di indossare un bellissimo abito giallo sole griffato Valentino, su cui la parure “Reine Marguerite” si abbinava perfettamente.

Dopo la cerimonia Elizabeth Taylor non riuscì più a separarsi dal fantastico gioiello, acquistò la “Reine Marguerite” e la indossò nuovamente l’anno successivo, questa volta con un vestito bianco, a Venezia, durante una festa per raccogliere fondi per la lotta all’AIDS.


Alla sua morte, avvenuta nel 2011, la parure finì tra i pezzi dell’asta “The collection of Elizabeth Taylor: The legendary jewels” organizzata da Christie’s a New Yorkd e fu venduta per la bellezza di 746.500 dollari.
Una parte dei ricavati della vendita, come quella di tutti i gioielli esposti, fu donata alla Elizabeth Taylor AIDS Foundation.