Audrey Hepburn: CHIC al di là del tempo

da | 2, Mar, 2021

«Per avere occhi belli, basta guardare come se si stesse cercando una cosa bella;
per labbra splendide, basta dire solo cose splendide;
e per la posa, l’importante è camminare come se non si fosse mai sole.»

Tubino nero, filo di perle lungo e attorcigliato, occhialoni da sole maxi..
Basta poco per pensare immediatamente a lei: Audrey Hepburn.
Icona fashion per eccellenza è ancora oggi considerata una delle donne più eleganti del mondo.

Chic oltre l’inimmaginabile.

L’immagine di Audrey Hepburn in outfit Givenchy, brioche e cappuccino prêt-à-porter mentre cammina per le strade di una semi deserta e ancora addormentata New York, sognando ad occhi aperti davanti alle vetrine della gioielleria più famosa della città, fa ormai parte della nostra memoria collettiva.
Per noi infatti, istintivamente, Audrey Hepburn sarà per sempre Holly Golightly di “Colazione da Tiffany”.

Ironia della sorte per Audrey non fu affatto facile interpretare quel personaggio.
L’attrice infatti confessò:
«Sono un’introversa. Interpretare una ragazza estroversa è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto».

Una “cosa difficile” che però le riuscì benissimo, dal momento che questa interpretazione le valse un’altra nomination agli Oscar.

La gioielleria Tiffany, contrariamente a quello che si potrebbe immaginare, non ha solo ruolo di location nel film: le sue vetrine sono un vero e proprio punto focale della trama.
Il marciapiede delle vetrine di Tiffany, infatti, era l’unico posto in cui Holly riusciva a dimenticare i suoi problemi e le sue inquietudini.

Ma Audrey non è ricordata solamente per questo film che, tuttavia, contribuì a rendere indimenticabile il suo fascino per i decenni successivi fino ai giorni nostri. A soli 24 anni aveva già vinto l’oscar per “Vacanze Romane” dove era la Principessa Anna, mentre l’anno successivo era Sabrina, la timida e goffa  ragazzina che, dopo un breve soggiorno a Parigi torna trasformata in una splendida e giovane donna dallo charme che non passa inosservato.

Fu Givenchy a disegnare la maggior parte dei costumi indossati dalla diva per questo film, dando inizio ad una amicizia che durerà tutta la vita.

Quando lo stilista la incontrò per la prima volta presso il suo atelier parigino, era convinto di dover incontrare un’altra Hepburn al tempo molto più famosa.
La sua delusione però non durò molto, Givenchy infatti rimase completamente affascinato dall’originale senso dello stile della giovane attrice che, per l’occasione, aveva indossato un cappello di paglia da gondoliere con la scritta “Venezia’.
Lo stilista fu anche molto impressionato dalla silhouette à la garçon  di Audrey, lei di contro accettò subito di provare alcuni capi campione della collezione Primavera Estate 1953.
Audrey era alla ricerca del guardaroba perfetto per interpretare “Sabrina” e aveva personalmente scelto Givenchy dal momento che lo riteneva essere “il couturier più giovane, nuovo e interessante del momento”.

Il legame tra i due si trasformò in un legame che andò molto oltre il sodalizio sartoriale:  mentre le loro carriere decollavano, la loro amicizia andava trasformandosi “in una sorta di matrimonio”, o almeno così la descrisse Givenchy. Questa coppia dal look squisitamente glamour veniva spesso fotografata mentre cenava insieme nei locali di Parigi, alle feste romane o alle serata di gala.

Audrey Hepburn si affidò alle abili mani e al gusto di Givenchy per alcuni dei momenti più importanti della sua vita privata, come le sue seconde nozze nel 1969, dove indossò un mini abito color rosa tenue abbinato a un foulard dello stesso colore realizzati dallo stilista.
Il rapporto di fiducia che li legava era tale e così forte che lei lo nominò suo legatario testamentario prima della morte avvenuta nel 1993.

Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn - Colazione da Tiffany

Ma Audrey Hepburn aveva un suo stile anche al di fuori della luce dei riflettori.
In casa indossava solo scarpe basse, ballerine o mocassini.
I pantaloni erano rigorosamente a sigaretta, stretti e affusolati per sottolineare la sua linea invidiabile e corti per evidenziare le caviglie sottili.
Non mancavano mai nel suo armadio le camicette a maniche corte, morbide bluse e soffici maglioni che indossava per rilassarsi sul divano leggendo un giornale. 

Tutto in lei era eleganza, sobria e mai sguaiata, tenue e delicata senza essere mai stucchevole o anche rigida o pedante.
Il suo era uno stile essenziale che però attribuiva grande importanza ai dettagli e agli accessori che Audrey amava e che usava con grande originalità, per ravvivare un cardigan bianco, ad esempio, l’attrice si affidava sempre al classico (e lungo) filo di perle.

Uno stile ancora oggi intramontabile, un po’ maschile e un po’ femminile, fedele al look garçonne che Givenchy aveva immaginato proprio per di lei.

Audrey Hepburn era naturalmente elegante, forse grazie al portamento che le avevano regalato gli studi di danza che aveva frequentato al Conservatorio di Arnhem, in Olanda, e se problemi di salute non l’avessero costretta a rinunciare a questa passione per dedicarsi alla recitazione, forse Audrey non sarebbe la Audrey Hepburn che ricordiamo.

E in un certo senso ci fu il rischio che Audrey non diventasse l’attrice e l’icona di stile che conosciamo, infatti per il suo primo grande successo “Vacanze Romane” la casa di produzione aveva intenzione di scritturare Elizabeth Taylor per il ruolo della Principessa Anna.
Il regista però alla fine scelse lei ed ecco il perché:

«All’inizio recitò la scena del copione, poi si sentì qualcuno gridare “Taglia!”, ma le riprese in realtà continuarono.
Lei si alzò dal letto e chiese, “Com’era? Sono andata bene?”
Si accorse che tutti erano silenziosi e che le luci erano ancora accese.
Improvvisamente, si rese conto che la cinepresa stava ancora girando…
Aveva tutto quello che stavo cercando, fascino, innocenza e talento.
Inoltre era molto divertente. Era assolutamente incantevole, e ci dicemmo, “È lei!”»

E fu così che iniziò il mito.

Ancora oggi la sua immagine è riprodotta ovunque: gadget, poster, t-shirt, innumerevoli pubblicazioni e  libri fotografici che ne raccontano la biografia. La sua immagine ricompare in ogni classifica delle donne più eleganti del mondo, di ieri e di oggi.

Audrey Hepburn è il paradigma dello stile composto e raffinato, privo di ostentazione.
Un’eleganza che, si dice, comincia dallo sguardo.

E diciamocelo: chi  nelle giornate di pioggia, con addosso il più classico dei trench impermeabili, non si è mai sentita un un po’ Holly alla disperata ricerca del suo gatto?

Audrey Hepburn
Audrey Hepburn e Givenchy
Audrey Hepburn
Audrey Hepburn
Audrey Hepburn in teatro
Audrey Hepburn sul set del fil Sabrina
Audrey Hepburn a casa
Audrey Hepburn a casa
Audrey Hepburn in sfilata
Audrey Hepburn makeup
Audrey Hepburn ritira l'oscar
Audrey Hepburn
Audrey Hepburn a casa
Audrey Hepburn - Sabrina
Audrey Hepburn a casa

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