Side Project: 7 Punti per una strategia efficace

Come ho già scritto nel mio ultimo post, gestire tutti i miei “side projects” durante l’ultimo mese è stato abbastanza difficoltoso.
Così mi sono messa alla ricerca di una nuova strategia, perché quando cambiano le circostanze, bisogna necessariamente cambiare approccio e metodologia.
Di consigli in rete se ne trovano tantissimi e così in questo post ho cercato di sistematizzarli e schematizzarli, perché magari anche tu hai bisogno di qualche dritta su come organizzare le tue giornate e raggiungere i tuoi obiettivi.
Non c’è maggior soddisfazione che quella di arrivare a sera soddisfatti, sapendo di aver fatto tutto quello che ci si era proposti di fare !
Allora, ecco i miei personalissimi sette punti per realizzare una strategia davvero efficace:
1) Usare una AGENDA.
E’ importantissimo avere una agenda ben organizzata dove annotare le scadenze più importanti.
Confessione: l’agenda è il mio punto debole.
Se anche scrivo tutto … poi, troppo presa dalle mie cose, mi dimentico di consultarla. 🙁
2) Avere un QUADERNO DEI SOGNI.
io ne ho due, uno per ogni mio side project.
Qui scrivo tutto quello che riguarda il mio business.
Dalla lista delle features che devo implementare e/o migliorare nel sito web, alla lista dei materiali e attrezzature da acquistare.
Dai corsi di formazione che mi propongo di frequentare, alle liste dei tool e delle app che potrebbero servirmi.
Spesso scrivo anche frasi idi ispirazioni o idee che potrebbero servirmi come ispirazione per gli articoli del blog o per le pagine del sito.
Ma prendo anche buona nota di siti web dove trovare guide, articoli e altre risorse web che non ho tempo di leggere subito ma che all’occorrenza potrebbero servirmi per ulteriori implementazioni.
Così se ad esempio ho bisogno di sapere come si crea una mailing list, quali sono le migliori app e come gestirla, cerco l’argomento sul mio quadernino e non perdo tempo per cercare il miglior tutorial sul web.

3) Consistency.
Dedica almeno un giorno della settimana al tuo progetto. Per me di solito è la domenica.
Durante la settimana scrivo una lista delle cose da fare per meglio programmare la mia attività.
Poi, quando comincio, spengo i cellulari, evito di consultare le mail ed elimino ogni altra distrazione.
non mi fermo finché non ho finito.
La sera controllo quanti task della mia lista ho svolto e rimando alla domenica successiva quello che non sono riuscita a fare.
Confessione: spesso nel costruire la mia lista esagero, la riempio troppo senza rendermi conto che in realtà una sola giornata non basta, ce ne vorrebbero addirittura TRE.
4) Piccoli compiti, grandi risultati.
Se come me hai un lavoro impegnativo e soprattutto a tempo pieno, saprai bene che è davvero irrealistico pensare di poter tornare a casa e, dopo una intera giornata in ufficio, aprire di nuovo il computer (o nel mio caso sedermi al banco orafo) per lavorare al tuo progetto per altre 5/6 ore.
Così per ogni giorno della settimana mi assegno un mini task che può durare dai 15 minuti al massimo di un’ora.
Per esempio in questo periodo sto ricreando lo SHOP di 32 DICEMBRE e ogni giorno mi impegno a caricare almeno due prodotti nel nuovo e-commerce, una attività che dura al massimo mezz’ora.
5) Usare le “To Do List “
Che ti piacciano le liste scritte su foglietti volanti o se invece preferisci le app per smartphone e computer non è importante.
E’ importante invece che tu abbia sempre la tua lista sottomano, anche quando non hai il tempo di lavorarci.
Perché?
Perché questo ti permetterà di avere sempre il polso della situazione e non ti costringerà a riprendere ogni volta il filo.
Aggiorna la tua lista ogni sera, controlla cosa eliminare e cosa aggiungere.
E poi seguila.
La tua lista ti permetterà di focalizzarti meglio senza perdere tempo prezioso cercando di capire cosa fare prima e cosa fare dopo (e anche e soprattutto: cosa fare adesso?)

6) Unire i puntini
Non ci sono lavori stupidi e inutili.
Ogni esperienza può insegnarti qualcosa.
Per ben 26 anni ho svolto un lavoro che non mi piaceva, mentre nel mio tempo libero studiavo per qualificarmi e poter così provare a cercare il lavoro dei miei sogni.
Incredibile ma vero, durante questi anni ho imparato moltissime cose che mi sono utili ancora adesso, sia nel mio lavoro attuale sia per i miei progetti collaterali come, appunto 32 DICEMBRE
Nel mio primo lavoro mi occupavo di contenzioso: dovevo soprattutto scrivere note e memorie chilometriche da passare all’ufficio legale. Qui ho imparato a scrivere e anche se ai tempi questo lavoro mi annoiava, ora sono felicissima di aver fatto questa esperienza.
In banca invece ho passato moltissimi anni prima allo sportello, poi come consulente finanziario ed infine come consulente mutui.
Qui ho imparato a costruire la relazione con il cliente, capire subito il tipo psicologico a cui apparteneva la persona che avevo di fronte e a modulare il mio approccio relazionale sulla base di questo.
Ho imparato ad essere flessibile, capire le priorità e ad individuare e adottare un metodo di lavoro efficace.
Quando sono entrata nel Servizio Comunicazione Interna della banca ho imparato a scrivere e a fare video.
Nel mio attuale lavoro invece, quello che ho da pochi mesi, devo imparare le cose più difficili che io abbia mai dovuto imparare in tutta la mia carriera lavorativa.
So che queste nuove capacità, una volta acquisite e fatte mie, mi saranno utilissime anche per i miei progetti collaterali, anche se a prima vista potrebbero sembrare completamente sconnesse.
7) Imparare a dire “NO”.
Questo, mi rendo conto, è un punto dolente.
Se hai un progetto da realizzare e anche un lavoro part time, devi necessariamente imparare a dire NO a quelle proposte che non hanno nulla a che fare con il raggiungimento del tuo obiettivo.
Sì, può sembrare poco gentile declinare un invito, anche se si tratta solo di un caffè (che poi lo sappiamo tutti: non è mai “solo il tempo di un caffè”) o di un altro progetto interessante che però non ha nulla a che vedere con quello che stai cercando di realizzare.
Quando ero iscritta alla Facoltà di Filosofia e avevo anche il mio lavoro in banca, il tempo per studiare era davvero ridotto all’osso.
Così, quando avevo un esame prendevo le ferie e mi chiudevo in casa.
Rimandavo a dopo l’esame tutte le uscite con gli amici.
E.. sì, usando le ferie per studiare, non sono andata in vacanza per anni.
Avevo un obiettivo e sapevo che raggiungerlo sarebbe stato VITALE per il mio futuro, per cambiare cose della mia vita che volevo cambiare.
Inoltre ho sempre pensato che delle serate con amici, passate nei locali fino a notte fonda pe sfuggire alla quotidianità del vivere, non mi sarebbe rimasto nulla.
Se ci ripenso ora non ricordo più neanche il nome delle persone che erano con me.
Invece gli obiettivi che ho raggiunto sono lì. tangibili, davanti a me.
Così come lo sono quelli che voglio raggiungere ora.
Insomma, tutto questo si riassume in due parole: STAY FOCUSED.
Mantieni alto il FOCUS sulla cosa più importante che vuoi ottenere.

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