5 cose (strane) che non sai di me

In questo post ti svelo 5 cose di me che io definisco “strane”, dal momento che non sono comuni e forse rasentano anche la follia (mi piace pensare in questo caso alla follia di Van Gogh, anche se io sono ben lontana dall’avere il suo genio :-P)
Ma chiariamo subito una cosa: nessuno da vicino è normale.
Ognuno di noi ha le sue stranezze, le sue manie e le sue idiosincrasie.
Finita la premessa doverosa, cominciamo con la prima, quella che per me è la più drammatica.
- Soffro di una grave forma di idiosincrasia per gli insetti. Una volta una mosca è entrata nell’abitacolo della macchina e ho quasi rischiato un frontale con un TIR. Si, sono a questo livello. La cosa paradossale è che ho voluto a tutti i costi una casa con un giardino e quindi negli anni ho subito invasioni di formiche e di ogni tipologia di strani insetti. Il mio sogno è vivere in una terra perennemente ghiacciata come le Isole Falkland dove una algida distesa di ghiaccio potrebbe garantirmi la tranquillità che cerco.
- Sono un animale sociale a tratti. Alterno periodi della mia vita in cui sono l’anima delle feste a periodi in cui amo la mia solitudine, la uso per ricaricarmi, tagliare l’erba del giardino, scrivere, fare gioielli e andare a correre.
- Sogno di fare l’eremita in una baita in cima alla montagna, raggiungibile solo a piedi o in una casa a picco su una scogliera frustata dalle onde selvagge del mare e raggiungibile solo in barca (ne ho vista una alle Isole Eolie e mi sono innamorata: il NULLA intorno, solo mare, vento e rocce laviche). Però non deve mancare la connessione internet.
- Anni fa ho sofferto di depressione. Sono riuscita ad uscirne solo grazie alla Filosofia e al duro lavoro su me stessa. Nei Filosofi che ricercavano il senso della vita e la ragione dell’esistenza dell’Universo ho trovato le mie ragioni e i miei obiettivi. Siccome ero una studentessa serale con poco tempo per studiare, mi sono buttata a capofitto sui libri, sfruttando ogni singolo momento libero. Anche adesso, quando le cose non vanno come vorrei, quando sono triste e insoddisfatta, il mio motto è KEEP DOING.
- Penso di essere fortunata perché sono brava in molti campi artistici. Il disegno, la musica, le parole, i gioielli. Di contro saper fare così tante cose è una disgrazia perché non so decidermi e per eccellere in qualcosa bisogna esserne ossessionati, dedicare tutto il tempo di una vita, forse due. Io invece voglio fare tutto e pago il conto con una medietà eccellente.
In questa lista manca forse la mia mancanza più importante, quella che da una parte è un pregio perché mi spinge sempre a migliorare e a impegnarmi per raggiungere i risultati che vorrei, dall’altra invece è una maledizione perché mi costringe a vivere sempre in tensione, senza darmi il tempo di godere dei miei successi: non sono mai contenta.
E tu?
Ti riconosci in qualche punto della mia lista?
O come Epicuro hai trovato la ricetta per non lasciarsi affliggere da troppi crucci?
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